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Come
avvenuto per "solo una parentesi" anche questo libro
è collegato ad un progetto di solidarietà, infatti
parte dei suoi proventi sono destinati alle attività
di ricerca finanziate della Fondazione Neurothon di cui alleghiamo
gli obiettivi:
Una
opportunità straordinaria che solo assieme possiamo cogliere
La storia della scienza è un’ininterrotta serie
di scoperte: alcune di esse hanno in sé una carica rivoluzionaria
tale da cambiare il corso della scienza stessa e abbattere quei
dogmi che ne ostacolano il cammino. È questo il caso
delle cellule staminali cerebrali, la cui esistenza è
stata scoperta pochi anni fa da un gruppo di ricercatori canadesi
ed italiani. Si tratta di una scoperta straordinaria, che ci
mette di fronte ad un fatto sorprendente: i tessuti cerebrali
non sono fissi ed inalterabili e, contrariamente a quanto si
credeva, il cervello possiede la capacità di rigenerarsi.
Da
qui la nascita di una nuova speranza: curare le malattie legate
al deterioramento delle cellule cerebrali
Ancor più importante è il fatto che, col susseguirsi
delle scoperte, ci si avvicini sempre di più alla possibilità
di sperimentare l’utilizzo di queste cellule per cercare
di curare una serie di malattie
neurologiche, ad oggi considerate inguaribili. Ora, affinché
quella speranza possa diventare realtà per milioni di
malati, occorre portare gli studi alla fase dell’applicabilità
clinica. E per farlo è necessario organizzare la ricerca
in un modo rivoluzionario, in cui esperti di settori anche molto
diversi tra loro si organizzino in gruppi di lavoro unici. Un
approccio mai utilizzato prima e che, per essere sviluppato,
necessita di ingenti fondi. È a questo scopo che nasce
la fondazione Neurothon.
Le cellule staminali: il segreto della vita
Sono cellule molto speciali che si nascondono nelle parti più
profonde del nostro organismo e che svolgono una funzione assolutamente
vitale. Si prendono cura di rigenerare i nostri organi, ogni
giorno, per tutta la vita. Un esempio è costituito dal
nostro sangue: tutti i globuli rossi vengono sostituiti ogni
15 giorni, grazie all’opera delle cellule staminali del
sangue. Se questo non avvenisse, moriremmo rapidamente. È
chiaro quindi che le cellule staminali rappresentano la nostra
difesa naturale primaria contro l’invecchiamento e la
malattia. Questo vale anche per il cervello, poiché è
chiaro che le cellule staminali cerebrali rigenerano continuamente
alcune regioni di questo incredibile organo.
Una
fondazione che persegue un obiettivo grandioso e realizzabile.
Portare a compimento la ricerca sulle cellule staminali cerebrali
al fine di acquisire tutte le conoscenze necessarie per poter
guarire le malattie legate al deterioramento delle cellule cerebrali.
Questo è l’obiettivo di Neurothon. È un
obiettivo grandioso, poiché queste sono malattie socialmente
costosissime che infliggono gravi menomazioni motorie e cognitive
a milioni di persone: rigidità e tremori nel Parkinson,
movimenti inconsulti nell’Huntington, demenza
progressiva nell’Alzheimer, paralisi di tutti i muscoli
fino al soffocamento nella Sclerosi Laterale Amiotrofica. Senza
dimenticare l’ictus o quelle derivanti da traumi, quali
le lesioni spinali.
Un obiettivo grandioso che Neurothon persegue nel rispetto ell’etica:
assolutamente escluso infatti è l’utilizzo di cellule
staminali embrionali, così come il ricorso alla clonazione.
E soprattutto è questo un obiettivo che appare sempre
più realizzabile, soprattutto alla luce dei risultati
raggiunti dai ricercatori italiani, che per primi hanno aperto
questa via.
Per cominciare, un grande Istituto, unico
nel suo genere
Avvalendosi della supervisione di un comitato scientifico di
grande autorevolezza, Neurothon ha sviluppato un progetto che
si articola su di una linea chiarissima: fare convergere le
diverse branche di ricerca che riguardano la rigenerazione cerebrale
in un unico progetto integrato, che possa svolgersi in un grande
Istituto, appositamente concepito per la ricerca sulle cellule
staminali cerebrali. Questo istituto si occuperà di sviluppare
tecniche di rigenerazione e riparazione cerebrale utilizzando
da subito cellule staminali cerebrali umane scoperte da ricercatori
italiani che sono all’avanguardia in questo settore. Così,
qualunque risultato positivo sarà immediatamente trasferibile
alla sperimentazione clinica. Un simile Istituto, non solo permetterà
all’Italia di giocare un ruolo d’assoluto rilievo
a livello mondiale, rendendo possibile un’esperienza scientifica
e tecnologica unica al mondo, ma permetterà il rientro
di alcune tra le migliori menti italiane che, ad oggi, sono
bloccate all’estero.
Il denaro è tempo
È soprattutto una questione di tempo. O meglio, è
soprattutto una questione di denaro: tanto più grande
sarà il numero di ricercatori che si potrà finanziare
per cercare di guarire malattie ritenute inguaribili, tanto
più velocemente si avvicinerà il giorno in cui
la diagnosi di una malattia neurodegenerativa non sarà
più accompagnata da quella frase che nessuno vorrebbe
udire: «Mi dispiace, purtroppo non c’è niente
da fare». Neurothon non vuole creare o nutrire facili
illusioni, ma dare finalmente voce e sostanza alla speranza
di milioni di malati inguaribili.
Non aspettare, il contributo che puoi dare è
prezioso: il denaro è tempo.
Il Presidente
Prof. Angelo Vescovi
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